martedì 17 ottobre 2017


Oltre 150 persone alla presentazione di "Cento passi di donne"


Cento ritratti di donne, oltre 2.000 anni di storia imolese investigati, 272 pagine scritte e molte di più sfogliate.
Questi sono solo alcuni dei numeri del mio secondo libro "Cento passi di donne", presentato domenica 8 ottobre alle 17 a Palazzo Tozzoni.


Il numero che non mi aspettavo è stato quello dei presenti: oltre 150 persone.
Se si considera che nelle presentazioni letterarie di solito il pubblico si aggira sulla decina di coraggiosi, l'affluenza a Palazzo Tozzoni ha dello straordinario.
L'altra cosa che mi ha fatto piacere è che erano persone di tutte le età: dai 90 ai 10 anni, segno che l'argomento affascina giovani e meno giovani.



I protagonisti

Lo ammetto, io ci ho messo del mio e ho invitato ufficialmente alcuni alunni ed ex alunni perchè leggessero brani tratti dal libro. Ma a nessuno di loro è stato promesso un voto positivo, quindi l'hanno fatto solo per affetto e per mettersi alla prova e io li ammiro molto per questo!
Non so se a 23, 15, 13 o 11 anni io sarei riuscita a parlare davanti a oltre cento persone.
Anzi, lo so, non ce l'avrei mai fatta perchè a quell'età ero timidissima...



Oggi le cose sono un po' cambiate, ma la tensione non mancava.
Complice anche le personalità di grande livello che mi circondavano. Avevo alla mia destra Maria Rosa Franzoni, la presidente dell'associazione "Per le donne", alla mia sinistra la vicepresidente della casa editrice Bacchilega Lara Alpi, oltre all'assessora alle Pari Opportunità della Regione Emma Petitti e all'assessora alla Cultura del Comune di Imola Elisabetta Marchetti.



Senza Maria Rosa ed Elisabetta "Cento passi di donne" non sarebbe probabilmente mai nato e ci tenevo a ricambiare il loro impegno e la loro gentilezza con una presentazione accattivante e coinvolgente per tutto il pubblico.



Le storie

Per questo ho voluto che venissero installati un proiettore e un maxi-schermo, grazie ai quali le persone in sala hanno potuto davvero "vedere in faccia" le grandi donne di cui abbiamo parlato.
Nel libro ce ne sono cento tutte da scoprire, ma a Palazzo Tozzoni ho raccontato le storie di Sergia Fabia Marcellina (a lei si deve la costruzione nel II sec. d.C. del tempio intitolato alla Bona Dea), Zaffira Manfredi (vittima di un terribile uxoricidio nel XVI secolo), Orsola Bandini (tanto amata dal marito da essere riprodotta in forma di bambola, oggi ancora visibile a Palazzo Tozzoni), Francesca "Cecchina" Casadio (che si fece togliere l'appendice sana per permettere al marito di tornare per pochi giorni dal confino) ed Enrichetta Zavagli (la prima donna a correre la Tre Monti).
Il fatto di vedere quest'ultima nel pubblico mi ha fatto tanto tanto piacere.
 

Un'altra donna straordinaria, a mio avviso, è la musicista Paola Contavalli che ha accettato il mio invito a suonare due brani e ha lasciato tutti incantati.



Le storie mancanti

Poi ci sono le storie mancanti... quelle delle donne che avrei voluto descrivere, ma che non potuto inserire per svariati motivi. Ho cercato di inserire tutti i nomi di queste grandi persone nella prefazione del libro e spero che un giorno un'altra scrittrice (magari una mia studentessa) possa realizzare il seguito di "Centi passi di donne" creando "ritratti" anche per loro...

 

Io, per ora, sono felice perchè...

 - sento di avere scritto qualcosa che a Imola mancava...

 - posso contribuire con i proventi del libro ad alleviare le sofferenze di ragazze in difficoltà che si rivolgono all'associazione "Per le donne"...

- ho dato idee e spunti perchè in futuro tante strade e piazze della nostra città possano essere intitolate a imolesi meritevoli...

- ho offerto a giovani e meno giovani punti di riferimento positivi! 

 

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