domenica 1 ottobre 2017

L'8 ottobre esce "Cento passi di donne", 

il mio secondo libro

Verrà presentato alle 17 a Palazzo Tozzoni



Domenica 8 ottobre uscirà "Cento passi di donne", il libro che ho iniziato a scrivere quasi per gioco nel corso del 2016.

Sono partita da Caterina Sforza, Bianca Riario, Bianca Bizzi e Giuseppina Cattani, ma l'obiettivo era quello di creare quanti più ritratti possibile di donne che avessero scritto pagine importanti della storia di Imola.

Cinque, dieci, venti, cinquanta... in breve tempo sono arrivata a cento!

Ho trovato donne dell'epoca romana, del Rinascimento, dell'800 e poi mi sono chiesta... "Perchè non inserire donne anche a noi contemporanee? Sono forse meno meritevoli?"

E così sono arrivate le "Donne della Resistenza", ma non solo.

Ho trovato storie incredibili di coraggio, eroismo, solidarietà e riscatto sociale e alla fine ho dovuto lottare contro il senso di colpa perchè a un certo punto è stato necessario operare una scelta.

Perchè i lettori si orientassero meglio all'interno del testo, ho anche inserito una suddivisione delle donne per categorie (atlete, religiose, politiche, scienziate, scrittrici, ecc.), ma anche in questo caso non è stato semplice, perchè mi sono accorta che le grandi donne sanno ricoprire (bene) tanti ruoli diversi nel corso della loro vita e sono difficilmente "incasellabili".

L'ultima sfida è stata quella di trovare persone che, come me, credessero nel progetto e lo portassero dal mio computer all'attenzione del pubblico.

Prima ho trovato Fabrizio Tampieri della Bacchilega Editore. Poi Maria Rosa Franzoni e, infine, Elisabetta Marchetti.

Si sono rivelati i compagni di viaggio migliori che potessi avere. Hanno coniugato competenza, gentilezza e praticità in un modo che mai mi era capitato di vedere prima in un altro team di lavoro.

Maria Rosa si è battuta come una leonessa perchè questo libro potesse diventare realtà. E' riuscita a fare cose che io non avrei mai pensato possibili. La ringrazio e l'ammiro davvero molto per ciò che ha fatto e che continua a fare.

Alla sua associazione "Per le Donne Imola" ho deciso di devolvere tutti i miei proventi. Io penso che donne che stanno vivendo momenti di difficoltà siano le migliori destinatarie dei ricavi di "Cento passi di donne" e spero che la loro vita si possa arricchire in breve tempo di bellissime pagine.

Sono sicura che Caterina, Bianca, Giuseppina, Ebe, Rosa e tutte le altre donne del libro avrebbero condiviso la mia scelta.

A me ripaga ampiamente il fatto che, attraverso questo testo, cento donne splendide non moriranno mai e potranno fungere da esempio per decine di generazioni di imolesi.   


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